26 Aprile 2024
Qualità

Salute mentale e ricerca scientifica

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere con un conseguente impatto sulla salute e sui principali aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo. A fronte di questa realtà, la ricerca scientifica nel campo della salute mentale non ha compiuto significativi passi in avanti. Nulla da paragonare a quanto invece prodotto, per fortuna, nella lotta contro il cancro ed altre gravi patologie neuro-degenerative (parkinson, alzheimer, sclerosi multipla, ecc.).

Per dirla in breve: la Psichiatria, dal punto di vista farmacologico, è ferma al Litio, o poco più, con tutti i suoi pesanti effetti collaterali.

La ricerca in psichiatria: un gap da colmare!

Le scoperte relative alle biotecnologie, dall’uso delle cellule staminali alla mappatura del DNA, o ai neurotrasmettitori sembra abbiano interessato in modo del tutto marginale le possibili evoluzioni nel campo degli psicofarmaci o di eventuali altre terapie alternative. Si ha la sensazione che la Psichiatria non sia interessata a promuovere programmi di ricerca da finanziare con specifiche raccolte fondi, come accade con Telethon e altre iniziative analoghe.

Basterebbe ricordare, a mo’ d’esempio, che gli unici due psichiatri ad aver ricevuto il premio Nobel per la medicina risalgono al 1927 e al 1949. Per giunta, questi luminari (rispettivamente l’austriaco Julius Wagner-Jauregg e il portoghese Antonio Egas Moniz) ricevettero l’ambito riconoscimento per “scoperte” decisamente poco in linea con la psichiatria democratica che oggi difendiamo. Il primo sperimentò “con successo” il valore terapeutico della malaria inoculata a soggetti dementi; il secondo è addirittura il padre della lobotomia, una pratica neuro-chirurgica che, sezionando parte del cervello, produce in molti casi modificazione della personalità e catatonia totale!

Il confronto tra scuole di pensiero in psichiatria

Se in questi anni le attività che accompagnano la terapia medica hanno conosciuto, seppure in modo ancora disomogeneo sul territorio, un significativo sviluppo delle buone pratiche del fareassieme , ponendo l’utente al centro di un percorso di recovery verso la riscoperta delle proprie risorse; l’offerta farmacologica è rimasta pressoché immutata. Quasi del tutto irrisolti restano i pesanti effetti collaterali (tremore, nausea, aumento incontrollato di peso, diminuzione della libido, oltre a importanti ripercussioni a carico del fegato, delle reni o della tiroide tra i più frequenti). Inoltre, è forte la sensazione che i fautori delle tradizionali metodologie di trattamento dei disturbi psichici ispirate ad una cultura medico-centrica, ed i partigiani di un approccio più orientato verso la recovery e le implicazioni psico-sociali formino mondi separati e tra loro non comunicanti.

C’è la necessità, invece, che vengano promossi e organizzati momenti di confronto, sempre attraverso il coinvolgimento paritario di utenti e familiari, tra le diverse scuole di pensiero e le varie discipline che si occupano di salute mentale. Non solo per provare a uniformare la qualità del servizio offerto su tutto il territorio nazionale (che la legge ancora non garantisce), ma anche per ottimizzare la ricerca clinica sul disagio psichico e il superamento di ogni sofferenza.

Il ruolo di promozione del Servizio di salute mentale

Il Servizio di salute mentale dovrebbe promuovere e organizzare appuntamenti fissi per favorire il confronto su novità farmacoligiche, terapie alternative, metodi di cura, percorsi sperimentali. Non tanto per forzare un’uniformità fuori luogo, ma per far emergere le differenze ed i possibili punti di contatto verso un’efficacia terapeutica sempre maggiore. Cercare di rompere un sistema di nicchie chiuse a riccio e metterle in contatto.

Dovrebbe sviluppare anche sinergie strutturate e non sporadiche con i Dipartimenti universitari che si occupano di antropologia culturale, psicologia sociale, sociologia urbano-rurale. Ma anche con la Scuola superiore di Servizio sociale, con centri di ricerca sanitaria nel campo della neurologia, della psichiatria e della psicologia, e con altri corsi e discipline che si interessano degli aspetti amministrativi e gestionali in ambito sanitario.

Conoscere per prevenire

La ricerca sul territorio, la raccolta dei dati e l’analisi delle loro dinamiche rappresentano strumenti fondamentali per una più efficace organizzazione della rete dei presìdi e degli interventi di prevenzione e di riabilitazione. Ma anche il costante confronto con chi approfondisce lo studio di tematiche organizzative o nel campo della ricerca medica e farmacologica può essere elemento di stimolo e conoscenza per favorire l’evoluzione dell’intervento strettamente terapeutico.

Un’area apposita del Servizio dovrebbe essere dedicata al compito di concordare e pianificare con Università e centri di ricerca, in un rapporto tra pari, ambiti di intervento e di studio che prefigurano un vantaggio reciproco. La finalizzazione di seminari e attività di ricerca del mondo accademico a obiettivi concordati col Servizio, oltre che legare maggiormente l’attività didattica con la realtà del territorio, potrebbe favorire finanziamenti pubblici e privati con ricadute tangibili. D’altro canto, il Servizio potrebbe avvalersi del lavoro intellettuale di studenti e ricercatori che metterebbero a disposizione tempo e conoscenze su progetti comuni.
Periodi di stage e/o di servizio civile presso le aree del Dipartimento di salute mentale sarebbero inoltre vissuti da studenti, laureandi o freschi laureati come una naturale tappa all’interno di un percorso professionale che lega strettamente la preparazione teorica con la conseguente applicazione sul campo.

Stefano Ricci

Nato a Siena nel 1950 è approdato nel '68 a Trento, dove si è laureato in Sociologia. Quella stagione di “contestazione globale” ha caratterizzato l'intera sua esistenza. Sempre impegnato in politica, nel Sindacato e nel volontariato si è poi ritrovato a misurarsi col mondo della salute mentale, anche qui da protagonista.

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