Donatella R. – familiare

Quando la malattia mentale ti travolge la cosa difficile è riconoscerla.

Poi, se decidi di affrontarla hai bisogno di capire, conoscere per trovare gli strumenti più adatti al momento e alla situazione.

La mia ricostruzione, come la definisco, dura da anni e mi ha portata in giro per l’Italia, ho studiato, mi sono formata e confrontata con persone e realtà. Oggi posso dire di essere stata in grado di uscire dallo tsunami, dalla foresta che mi aveva inglobata senza darmi alcuno spiraglio o indicazione. Con questo spirito negli ultimi mesi sono stata a Verona e a Torino dove ho avuto modo di conoscere alcuni protagonisti della realtà di Trento e ne ho condiviso lo spirito e gli obiettivi.

E sempre con lo stesso entusiasmo mi sono imbattuta casualmente nel libro “Psichiatria da protagonisti“.

Cosa ne ho ricavato? La sensazione di essere protagonista pure io, di appartenere ad un mondo ampio che potrebbe crescere e farsi conoscere. Ho riletto parole chiave che mi appartengono: stigma, recovery, “patti d’accoglienza”, contenimento relazionale, carico oggettivo e soggettivo, solitudine, paura, autonomia….

No non sono solo parole messe lì, dietro c’è la mia vita, la vita di chi amo. Ho riflettuto sulle differenze e difficoltà oggettive tra contesti e Regioni e della mancanza di omogeneità territoriale.

Condivido l’esigenza di parlarne, di educare, di far propri alcuni ambienti, farne parte, renderli più veri.

Concludo con una frase che ho sottolineato e fatta mia: “riappropriarsi della propria normalità nonostante la malattia“.

Credo riassuma il tutto.

Donatella R. – familiare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *