25 Aprile 2024

Storytelling (4)

Come ben testimoniato dall’immagine che campeggia nella testata del sito, il farsi fotografare con una copia di “Psichiatria da protagonisti” tra le mani stava diventando una vera e propria moda.

Non erano però soltanto i membri dei focus groups iniziali a farsi immortalare, ma anche i lettori ai quali spedivamo le copie a casa, molti utenti e familiari, gran parte degli operatori e medici del Servizio (non tutti), pure il Primario e qualche figura della Casa Editrice.

Era nato tutto quasi per gioco, postavamo le foto sulla nostra chat di Whatsapp per fare a gara a chi di noi avesse piazzato più copie e tempo qualche settimana avevamo già più di 50 volti con annessa autorizzazione alla pubblicazione.

Tutti volevano essere protagonisti!

La cosa mi fece riflettere su quanto fosse stato opportuno concentrarsi in fase di stesura sull’equilibrio da tenere, per far sì che gli argomenti trattati non rappresentassero soltanto il punto di vista degli utenti e dei familiari, unici presenti agli incontri di confronto. Ad esempio il porre in risalto la problematica della carenza di medici psichiatrici all’interno dei Servizi di salute mentale oppure evidenziare la percentuale ancora bassa (intorno al 3%) del Fondo sanitario nazionale stanziata per la salute mentale, erano argomenti che di certo accomunavano anche gli operatori professionisti.

Per cogliere la palla al balzo avevamo allora deciso di aprire sul sito anche la rubrica delle recensioni con foto: una carrellata di utenti, familiari, infermieri, psichiatri, terapisti, cittadini che ben volentieri avevano restituito le loro impressioni post lettura.

Ad inizio dicembre poi, Andrea piazzò un colpo da maestro.

Aveva deciso di dare un suo forte contributo alla diffusione del libro nella nostra Provincia raccontando la propria vita sul principale quotidiano locale: l’Adige.

Un’intera pagina dedicata alla sua storia di rinascita nella quale il libro non era passato di certo inosservato. Non era stato per niente facile per Andrea esporsi in quel modo, qui le sue riflessioni in merito: Importanza e dolore dell’outing.

Fatto sta che nei giorni successivi, il clamore suscitato dall’articolo aveva mandato il libro già in ristampa. Gli ordini delle librerie avevano infatti azzerato le copie disponibili nel magazzino Erickson, al punto che avevamo dovuto rifornire noi la libreria principale della città.

Un’altra interessante esperienza da menzionare è stato sicuramente l’incontro organizzato con l’Università di Trento, moderato dal prof. Dario Fortin, che ci aveva fatto intendere quanto il carattere scientifico di una pubblicazione non dipendesse soltanto dal linguaggio tecnico o dalla qualità delle fonti bibliografiche, ma anche dal metodo utilizzato (la scrittura collettiva) che annoverava tra le proprie fonti testimonianze uniche ed originali di esperienze vissute da decine e decine di persone.

Avevamo riscosso una buona accoglienza anche in servizi limitrofi, qui ad esempio l’uscita del libro sulla rivista nazionale dell’AICAT Camminando insieme.

Intanto sui social la promozione di Natale ci aveva fatto conoscere in tutta Italia ed aveva sicuramente incuriosito. Amavo dilettarmi nel creare piccole creazioni grafiche, cercavo sempre di trasmettere quel desiderio di essere tutti protagonisti.

Per il 2023 ci eravamo dati come obiettivo quello di presentare il libro ovunque ci avessero chiamati, spinti e motivati dai tanti messaggi di incoraggiamento che ricevevamo ogni giorno. Uno su tutti:

Avevamo cominciato con alcune radio locali, ricordiamo con piacere la trasferta di Bolzano a Radio Tandem (trasmissione: Interferenze in radio) e la registrazione di una puntata per Radio Cooperativa Padova (trasmissione: Solo un salto e la ragione diventa follia).

Per poi approdare alle presentazioni vere e proprie…

Leggi la 5° parte dello Storytelling…